L’acqua è un elemento che ha sempre esercitato un suo fascino sull’uomo e sulla rappresentazione della realtà. Un’attrazione resa ancora più forte se si parla della forza di un torrente montano, la potenza delle maree che si infrangono, ma anche se si parla del dolce sussurro di un fiume di pianura o il tenue cullare delle acque del lago.



Foto di Emmanuele Occhipinti
Molti sono rimasti incantati dall’acqua cangiante a tal punto da raccontarne, cantarne e rappresentarne la loro meraviglia al resto dell’umanità, proprio come ha fatto Franco Buffoni il 16 giugno 2016 al museo MAGA* di Gallarate durante l’incontro intitolato “Le meraviglie dell’acqua in poesia”.



Foto di Emmanuele Occhipinti
Così egli presenta l’idea di San Francesco in merito a “sor’acqua”, che nel “Cantico delle creature” ne loda le qualità definendola “multo utile et humile et pretiosa et casta”.
Ma il santo non è l’unico ad inserire questo meraviglioso fluido in poesia, infatti lo ritroviamo anche in Petrarca, in diverse canzoni popolari francesi, in William Wordsworth, in Sujata Bhatt e in Giuseppe Ungaretti con la sua centenaria “I Fiumi”.



Foto di Emmanuele Occhipinti
L’atmosfera creata è tale da evocare un sentimento di gratitudine nei confronti del fiume che viene esternato tramite una miscela di letture, musiche ed immagini. Un sincero grazie di riconoscimento all’acqua e alle sue molte forme perché oltre ad essere un elemento assolutamente fondamentale per la vita, è anche in grado di donarci emozioni.
Emmanuele Occhipinti
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