Avreste mai pensato di andare in villeggiatura sui monti del Varesotto? La nobiltà lombarda lo pensava eccome, infatti sono numerose le ville costruite dal Settecento in poi come case vacanze tra i monti della provincia. Una di queste in particolare, ha attirato l’attenzione del F.A.I. (Fondo Ambiente Italiano) che ha iniziato a prendersene cura. Stiamo parlando di Villa Della Porta-Bozzolo, a Casalzuigno.Sono andato a visitare la villa verso la fine di giugno, periodo in cui il vasto giardino poteva sfoggiare la propria bellezza.
La villa ha origini antiche, infatti la proprietà fondiaria viene acquistata nel Cinquecento da Giroldino Della Porta per erigervi una casa signorile. Successivamente la villa prende ufficialmente vita attraverso la riqualificazione della struttura originaria che prevedeva la realizzazione della corte nobiliare e delle ali (che daranno alla villa la caratteristica forma ad “U”).
Gli interni sono arredati in stile settecentesco (ad opera di Antonio Maria Porani e Paolo Salvione) e in occasione delle nozze tra Gian Angelo III Della Porta e Isabella Giulini viene progettato il maestoso parco.Nei secoli successivi, in corrispondenza alla caduta della casata Della Porta, anche la villa subisce un processo di progressiva decadenza finchè verso la fine dell’Ottocento la dimora passa nelle mani della famiglia Bozzolo che ne fa una confortevole residenza estiva.Infine la “villa di delizia” è stata donata al F.A.I. che dal 1989 se ne rende amorevolmente cura.
I Rustici
La struttura conserva numerosi oggetti di particolare interesse storico-culturale, come ad esempio l’enorme torchio cinquecentesco (usato per la spremitura delle vinacce), la macina, le cantine (contenenti ancora le botti per la fermentazione dell’uva), la ghiacciaia (simile ad un pozzo profondo e buio).Oltrepassando le scuderie si giunge ai locali recentemente adibiti per la esposizione di oggetti della civiltà contadina e ai locali usati per ospitare il baco da seta.
Il Parco
L’enorme parco è strutturato sulla tipologia di “giardino all’italiana”, conservando l’aspetto agricolo-produttivo e quindi la coltivazione degli alberi da frutto. Una scalinata porta verso la cima della collina sulla quale è presente un suggestivo belvedere.È presente anche un così detto “giardino segreto” (ad est della villa) in cui è posta un’edicola rappresentante Apollo e le Muse.
La Villa
Si accede dal salone da ballo (il quale è pieno di decorazioni ed affreschi settecenteschi) per poi proseguire una vera e propria esplorazione degli interni della villa. Si passa così attraverso le antiche cucine, la sala del biliardo, lo studio, l’enorme biblioteca e le innumerevoli camere da letto. Un vero viaggio nel passato, svolto sotto lo sguardo curioso degli antichi proprietari ritratti nei quadri. Ritratti che hanno accompagnato centinaia di visitatori, come se fossero orgogliosi di mostrare a tutti le meraviglie della loro villa, antica ma ancora viva.
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