Tra sport e natura l’Alta Badia offre meraviglie a cavallo tra diverse valli e culture legate dall’affascinante e misterioso ambiente montano
L’Alta Badia è una rinomata località turistica nella parte sud-orientale dell’Alto Adige, tra la Val Pusteria, Cortina, la Val di Fassa e la Val Gardena sulle meravigliose ed imponenti Dolomiti, patrimonio dell’UNESCO. In inverno e in estate la Valle offre agli appassionati di sport tantissime attività: sci, sci di fondo, snowboard, trekking, arrampicate, voli con il parapendio (esperienza che ho provato volando sulle dolomiti definendola folle e adrenalinica). Anche per le famiglie con bambini ci sono tantissimi parchi avventura e gonfiabili di ogni genere immersi nella natura.
Per gli appassionati di ciclismo, invece, ogni anno alla prima domenica di luglio si svolge la più importante ed affascinante gara ciclistica: “La maratona delle Dolomiti” (Maratona dles Dolomites) con migliaia e migliaia di ciclisti amatoriali e professionisti provenienti da tutto il mondo.
Dimenticavo, vi starete chiedendo quali lingue si parlano in Alta Badia: come ben sapete l‘Alto Adige è una regione autonoma e le lingue ufficiali sono l’Italiano e il tedesco; In questa valle però tutte le denominazioni sono riportate in tre lingue: Italiano, Tedesco e Ladino.
Il ladino è una lingua molto antica che antecede la nascita di molti dialetti italiani. Oggigiorno, nonostante le pressioni da parte dell’italiano da una parte e del tedesco dall’altra, la lingua ladina rimane viva sia in Val Badia e sia nelle altre quattro valli dove rappresenta per molti motivo di grande orgoglio. La lingua ladina è sopravvissuta fino al giorno d’oggi anche grazie al lavoro di linguisti e personalità ladine che si sono battuti per la conservazione della loro madrelingua. Ecco qualche esempio: Buongiorno – bun dè; Buonasera- Buna sera; Arrivederci -a südai; Grazie- Giulan.
Un’altra curiosità: in terra ladina è stata anche costituita il 5 maggio del 1920 una bandiera ufficiale nata per protestare contro le decisioni del Trattato di Saint Germain che non riconosceva al popolo ladino il diritto all’autodeterminazione e all’affermazione di gruppo etnico distinto. La Bandiera è caratterizzata da tre fasce orizzontali: come primo colore il celeste, tinta che rappresenta i cieli che circondano le maestose montagne, il bianco della neve e il verde dei prati e dei pascoli.
Parlando di Alta Badia, è impossibile non menzionare i piatti tipici. La cucina tradizionale dell’Alta Badia trae origini dal mondo contadino – dagli antichi abitanti ladini – e presenta alcune caratteristiche peculiari: semplicità, genuinità e ingredienti locali associati ad ottimi vini. I più famosi tra questi ultimi vanno ricordati i rossi, Lagrein e Blauburgunder, e i bianchi, Gewürztraminer, Pinot grigio e Riesling.
Qua si possono assaporare delizie dai sapori decisi e particolari. Per citarne alcune divunate davvero famose a livello mondiale: “i Bales” (canederli), palline di pane farcito con speck e formaggio; “i Tutres”, un impasto fritto riempito con ricotta, spinaci, patate, crauti o papavero, accompagnato anche da zuppa d’orzo e speck (Panicia); gli “Schlutzkrapfen” (ravioli tirolesi), mezzelune ripiene con ricotta e spinaci: sono un classico della cucina tirolese al punto da poter essere considerati un’icona culinaria dell’Alto Adige. Con la presenza di un’infinità di masi e fattorie come non citare le numerose varietà di salumi, formaggi, yogurt e speck prodotti artigianalmente. E, dulcis in fundo, il dolce per eccellenza, lo strudel di mele, un simbolo della cucina tirolese e ladina.
Testo e fotografie di Michelangelo Azzariti
Complimenti, che posto magico, articolo molto interessante e utile. Foto stupende, esprimono tanta spensieratezza… Aggiungerà l’Alta Badia alla mia lista di luoghi da visitare <3
Grazie mille 🙂