Diventate ormai una moda, le lanterne volanti sono usate per celebrare le feste. Tuttavia, questi prodotti rappresentano un’enorme problema ambientale e sono pericolose se usate inconsciamente.
Come abbiamo visto precedentemente, le lanterne volanti rappresentano un grave problema ambientale, in quanto prodotti che non si degradano velocemente. Possono risultare dannose per gli animali, i quali le scambiano per facili prede. Grazie alla ricerca britannica “Sky lanterns and helium balloons: an assessment of impacts on livestock and the environment”, nel 2018 è stata lanciata una petizione ed una raccolta firme da parte dei cittadini del Regno Unito, conclusasi con più di 50.000 partecipanti.
L’evento ha portato in tutta l’Inghilterra e il Galles al divieto di rilascio dei palloncini ad elio e delle lanterne volanti nei terreni di proprietà privata. Ad ogni modo si tratta di un gesto puramente volontario. Inoltre, i controlli sono attivi solo su proprietà comunale (terreni di ricreazione e parchi), ma non si intraprendono azioni legali contro le violazioni. I divieti hanno però rappresentato la chiave per rendere i consumatori consapevoli dei rischi associati alle lanterne cinesi e ai palloncini ad elio.



Misure adottate in altri Paesi dell’UE sulle lanterne volanti
Dopo l’esempio del Regno Unito anche altri Stati hanno adottato misure restrittive sulle lanterne volanti. Le politiche adottate differiscono tra paesi: alcuni hanno vietato o imposto restrizioni alle vendite e/o al loro uso, tra cui Austria, Malta, Germania e Spagna. Danimarca, Paesi Bassi e Finlandia si sono impegnati con gli importatori di lanterne o hanno attuato altre misure volontarie. Nei Paesi Bassi, le lanterne sono state bandite dalla vendita nel 2008, ma reintrodotte nel 2010 dopo la messa in atto di prodotti più “sostenibili”.
L’approccio adottato a Malta e in Spagna è stato quello di introdurre un divieto totale sulla vendita e sull’uso delle lanterne volanti nel dicembre 2011 (Malta) e nel gennaio 2012 (Spagna). Infine, in Austria è in atto un divieto di vendita, ma non di uso delle lanterne. Ciò significa che alcuni consumatori potrebbero ancora acquistare lanterne dai fornitori in altri paesi.



Cosa può fare il singolo cittadino?
In base al rapporto del RSCPA (Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals) che promuove il benessere animale, i sindacati degli agricoltori britannici hanno richiesto il divieto di utilizzo delle lanterne in tutto lo stato. Rischi per boschi e foreste, ma anche pericoli al bestiame, cavalli e pecore sono tra i motivi principali. Se si decidesse, invece, di utilizzare le lanterne biodegradabili, come visto in precedenza, queste rappresentano solo una parziale soluzione. Il cordoncino metallico che lega il combustibile alla lanterna può impiegarci decenni a degradarsi. Inoltre, i resti al suolo delle lanterne possono essere ingeriti dagli animali, causando loro intrappolamento e gravi lesioni.
Cosa può fare il singolo cittadino? Sicuramente raccogliere i detriti di lanterne cinesi, qualora li si trovasse per strada. Utilizzare candele stazionarie, luci notturne, lanterne statiche o luci esterne sono una giusta alternativa per creare un’atmosfera altrettanto divertente e accogliente. Tuttavia, se ne sconsiglia l’utilizzo in prossimità di aree verdi.



In conclusione, si vuole ricordare che l’obiettivo di questo articolo non è mirato al boicottaggio delle lanterne cinesi, piuttosto ad informare il consumatore. Essere consapevoli dei rischi che possono rappresentare prodotti che si acquistano, è la chiave per effettuare scelte responsabili.
Testo scritto in collaborazione con Varese Selvatica – Lipu Varese
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