Titolo: Al canto delle balene – storie di esploratori e sciamani inuit
Autore: Massimo Maggiari
Casa editrice: Giunti



Il mondo dell’Artico affascina, ammalia: “Al canto delle balene” è un omaggio poetico dedicato alle popolazioni inuit e alla loro cultura. Uno stile di vita dettato dalla natura. Come una “matrigna cattiva” impone le sue leggi severe (rese ancora più dure dalle condizioni ambientali) sapendosi rivelare in realtà una madre amorevole, un’insegnante intransigente ma saggia, una compagna che, se la sai ascoltare, ti accompagna lungo il sentiero della vita.
L’autore, Massimo Maggiari, racconta con sapienza e umiltà la realtà dell’Artico. In “Al canto delle balene” (edito da Giunti) emerge questo legame intrinseco con la natura. A partire dalle leggende, dalle credenze, dalla religione e dai rapporti che si instaurano tra i componenti della comunità. Maggiari, attraverso i racconti dei cacciatori e degli sciamani inuit, ci spiega una cultura in cui, anche in pratiche come la caccia, quello che emerge è la partecipazione dell’uomo al tutto e il profondo rispetto assoluto verso il mondo animale.
In questa cornice, lo sciamanesimo assume un ruolo molto importante: attraverso riti e amuleti, l’uomo entra in un rapporto empatico con l’ambiente, con gli animali chiedendo a questi ultimi la grazia di offrirsi per continuare a vivere. Una dicotomia tra vita e morte caratterizzata dal rispetto e dalle esigenze della vita. Proprio per questi motivi lo sciamanesimo diventa uno strumento utile per fondersi con il mondo animale, comprenderlo e apprezzarlo (non tanto per fare gli “animalisti” ma quanto per sopravvivere).
È la preda che sceglie il cacciatore, che si offre alla comunità e, quest’ultima, ringrazia il sacrificio. È l’occhio della balena che emerge in superficie a scandagliare il mondo solcato dai kayak e l’animo dell’uomo. In questa realtà il mito e la leggenda diventano elementi concreti, verità di una terra in cui l’uomo abbraccia la natura.
“Al canto delle balene” riflette sulla crisi ecologica che sta sconvolgendo la Terra ed invita a viaggiare, a lasciarsi cullare dal canto degli inuit e delle balene, capaci di ispirare una poesia emergente dai più profondi sentimenti. Un omaggio a questo mondo intriso di miti e in contatto con la propria anima più profonda.
Emmanuele Occhipinti
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