TITOLO: PLANT REVOLUTION
AUTORE: STEFANO MANCUSO
CASA EDITRICE: GIUNTI
Se si dovesse pensare ad uno dei più grandi esseri viventi attualmente presenti sulla Terra, verrebbe da rispondere senza esitazione: “la balena” oppure “l’elefante”. Per lo più sbagliando, dal momento che sono le specie vegetali quelle ad annoverare tra i più grandi organismi viventi (ne sono un esempio le sequoie giganti). Il libro “Plant Revolution” di Stefano Mancuso (edito da Giunti) è un bellissimo omaggio alle piante e al loro incredibile mondo.



L’aggettivo giusto per descrivere gli alberi, i fiori e in generale i vegetali illustrati nel libro è proprio “incredibile”. Infatti Mancuso, attraverso le parole di “Plant Revolution”, spiega come molte invenzioni ideate nel corso della storia prendano spunto dal mondo vegetale. Oppure come quest’ultimo possa ancora contenere la chiave delle risposte a diversi quesiti tecnologici del futuro.
Ad esempio sono proprio le piante, per la precisione i semi di Erodium cicutarium, ad aver ispirato il progetto di una sonda per l’esplorazione spaziale dalle dimensioni ridotte (quindi meno peso da trasportare) e dalla strabiliante capacità di muoversi e trivellare il suolo con dispendio energetico praticamente minimo.
Un altro esempio mozzafiato illustrato in “Plant Revolution” è rappresentato dai così detti “plantoidi”: veri e propri robot ispirati al modello vegetale. I plantoidi sono in grado di perforare il suolo e sviluppare una rete simile a quella radicale (processo reso possibile grazie a delle micro stampanti 3D). Ciò permette di raccogliere dati inerenti al terreno esplorato e, anche in questo caso, i costi energetici sarebbero minimi dal momento che il plantoide funzionerebbe con dei pannelli solari.
Le meraviglie che la natura vegetale ha in riserbo per i lettori di “Plant Revolution” sono davvero molte. Mancuso spiega anche il motivo di questa grande varietà di adattamenti (che possono ispirare la tecnologia del domani). Le piante, non potendo muoversi come gli animali, non possono sfuggire ai cambiamenti ambientali, quindi hanno sempre dovuto ideare strategie e adattamenti per la sopravvivenza che sono al limite con la fantascienza.
Emmanuele Occhipinti
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