Ricerche e progetti hanno messo in evidenza la relazione tra clima e biodiversità. Vi presentiamo due esperienze legate al mondo acquatico: Pristine Seas e Mab Ticino Val Grande Verbano
Studiare e comprendere la biodiversità permette di tutelarla e di avere un ambiente più sano. Quali siano i vantaggi di tutto ciò, sono evidenti, dal momento che siamo sullo stesso pianeta di quello che stiamo cercando di salvare. In particolare, i progetti per salvare gli oceani e gli ambienti acquatici permettono di mantenere più stabile il clima.
Questa correlazione è stata messa in evidenza grazie ai successi ottenuti dal lavoro di Enric Sala. L’ex docente della Scripps Institution of Oceanography ha avviato il progetto Pristine Seas insieme alla National Geographic Society. Il motivo che lo ha spinto ad abbandonare il suo precedente lavoro? Lo sbigottimento nel registrare sempre più un numero crescente di specie marine in declino.
Pristine Seas
Negli ultimi dodici anni, Sala ha dato il suo contributo per la realizzazione di ventidue riserve marine: foreste di kelp giganti a sud di Capo Horn e le aree per la crescita delle megattere nel Gabon sono solo due dei risultati conquistati dal progetto e, indirettamente, dall’intera umanità. Solo queste due riserve occupano 5,5 milioni di chilometri quadrati, ovvero i due terzi delle aree marine protette del pianeta.
Una particolarità di questo progetto è quella che tecnici, studiosi e naturalisti collaborano con le comunità. A queste ultime viene fatto comprendere il valore di un ambiente sano, con le popolazioni delle specie in salute. Infatti, al contrario di quello che potrebbe sembrare ad un primo impatto, anche l’attività della pesca trae vantaggio dalle aree marine che permettono all’ittiofauna di ripopolarsi e successivamente di occupare habitat anche al di fuori della riserva.
Aree protette fluviali e lacustri
Il comparto acquatico è ampio e non sono da trascurare le acque dolci. Anzi, rappresentano un fondamentale elemento per la vita stessa. Per questo anche gli ambienti lacustri e fluviali sono oggetto di diverse iniziative per la tutela della biodiversità. Una nota particolare la meritano i fiumi, veri e propri corridoi ecologici non solo per la fauna sott’acqua, ma anche fuori da essa, sia terra che aria. Ma anche per l’uomo.
Parliamo ad esempio dell’area Mab Ticino Val Grande Verbano (perdonerete l’amore nel parlare del fiume Ticino, ma si tratta proprio del territorio dove attualmente risiedo, un luogo a metà tra montagna, fiume, lago e pianura). Quest’area comprende oltre duecento Comuni per un totale di 332.000 ettari di estensione.
Acqua, biodiversità e clima
Come anticipato, l’ambiente marino in particolare gioca un ruolo importante per l’equilibrio del clima. I benefici delle aree marine protette sono legati al fatto che l’anidride carbonica (uno dei gas serra) è presente anche nei sedimenti marini. Questi ultimi, se smossi ad esempio dalla pesca a strascico, liberano il gas. Come ha rilasciato Sala al National Geographic: <<Non possiamo più pensare alla biodiversità e al clima come problemi isolati>>.
Fonti:
- www.parcoticino.it
- National Geographic Italia – Settembre 2020
- Clima e Ambiente (Corriere della Sera, 6 gennaio 2021)
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