L’uomo apprezza il foliage per la sua incredibile bellezza estetica ma usa foglie e boschi anche per altri scopi.
Consideriamo a malapena gli alberi come degli organismi viventi, eppure le forme di vita vegetali (e che fanno la fotosintesi più in generale) sono state fondamentali per la formazione dell’atmosfera e per la vita terrestre. Un ruolo che ricoprono tutt’ora. Gli alberi ci regalano anche l’incredibile spettacolo del foliage, il fenomeno in cui le foglie cambiano colore prima di staccarsi dai rami.
Si tratta di un evento naturale, un sistema di sopravvivenza alla stagione più fredda messa in pratica dalle piante caducifoglie. Il foliage e le foglie non hanno però solo un risvolto estetico, ma anche funzionale. L’utilità delle foglie non è solo per l’uomo, che nel corso dei secoli ne ha saputo fare buon uso, ma anche per il bosco stesso.
Le foglie e il bosco
Per capire l’utilità delle foglie per il bosco bisogna comprendere la struttura di quest’ultimo. Infatti, il bosco è ben più complesso di quello che può apparire ad un primo sguardo. Al suo interno si possono identificare quattro strati: la chioma degli alberi (volta); lo strato arbustivo, il quale è molto denso ai margini del bosco dove è maggiore la luce; lo strato erboso; il terreno.
In quest’ultimo possiamo trovare muschi, funghi, licheni e, soprattutto, foglie morte. Il ruolo è fondamentale perché decomponendosi restituiscono al suolo i sali minerali e diventano fonte di nutrimento o rifugio per la microfauna. Inoltre, le radici dei vegetali assorbono i sali minerali derivati dalla decomposizione e contribuiscono alla crescita delle piante ancora in vita.
Il foliage
Le foglie sono dei veri e propri laboratori biochimici della natura. Le piante effettuano la fotosintesi clorofilliana principalmente attraverso le foglie. La reazione chimica è resa possibile dalla clorofilla, uno speciale pigmento che assorbe la luce e che dona il caratteristico colore verde. Tuttavia, nelle foglie sono presenti anche altri pigmenti accessori che entrano in gioco e diventano evidenti quando la clorofilla inizia a diminuire in autunno.
Con la diminuzione della clorofilla gli altri pigmenti donano agli alberi i caratteristici colori autunnali (ne avevamo parlato in maniera approfondita su questo articolo). In questa stagione iniziano anche a staccarsi le foglie: si tratta della senescenza, una strategia adottata dalle piante per liberarsi di quelle parti che non riuscirebbe a nutrire e a proteggere durante la stagione più fredda dell’anno.
L’uomo e le foglie
Come anticipato prima, anche l’uomo ha imparato a far buon uso delle foglie degli alberi. Infatti, oltre ad ammirarne la bellezza durante il periodo del foliage, la nostra specie le ha impiegate in diversi modi.
Ad esempio, in passato, poco prima della stagione del foliage, le donne raccoglievano le foglie del frassino che, una volta seccate, venivano destinate agli animali durante l’inverno. In Val del Cervo, invece, si usavano le foglie di faggio per realizzare i materassi dei bambini.
Il futuro dei boschi
Siamo tutti consapevoli dell’importanza degli alberi e dei boschi per la vita sulla Terra così come la conosciamo ora, eppure li stiamo distruggendo. Infatti, gli ecosistemi forestali sono minacciati dalla pressione antropica, da un utilizzo non sostenibile delle risorse naturali e dai cambiamenti climatici. Questi ultimi contribuiscono alla perdita di biodiversità e all’espansione di diversi patogeni (lo abbiamo visto anche con il Covid-19).
“La gravità della situazione impone fin d’ora un serio ripensamento delle politiche e delle misure da adottare nel settore forestale, in modo da immaginare all’orizzonte del 2050 foreste più resilienti ed adatte alle nuove condizioni climatiche e, al tempo stesso, in grado di svolgere al meglio le insostituibili funzioni ecologiche, economiche e sociali che sono chiamate ad assolvere”, si legge sullo studio di David De Laurentis riportato sulla rivista di politica, economia e tecnica “L’Italia forestale e montana” (edita dall’Accademia Italiana di Scienze Forestali).
La vita senza alberi non sarebbe solo privata della bellezza del foliage (come raccontiamo in questo articolo), ma anche della sua base per come la conosciamo ora.
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